Storia del materasso: dalle origini fino all’attualità

Ecco spiegate le fasi evolutive

Da anni ormai il materasso si è affermato come bene indispensabile ed elemento d’arredo presente in tutte le case odierne. Spesso, quando ci si trasferisce in una nuova abitazione, il mobilio è assente, e la prima cosa a cui si pensa è, senza alcun dubbio, “Dove dormiamo?”. Se è vero che è possibile vivere, almeno per i primi mesi dopo essersi trasferiti, in mancanza di divani, comodini o armadi, è anche vero che è impensabile trascorrere anche solo una settimana senza un letto. Per noi oggi è scontato, ma non è sempre stato così: il materasso, prima di diventare ciò che noi abbiamo imparato a conoscere, ha subito numerosi cambiamenti ed è passato attraverso varie fasi evolutive strettamente legate alla fase storica vissuta.

 

Etimologia del materasso

Gli antichi Romani lo chiamavano culcita, vocabolo che prende la sua origine da culeus, letteralmente “sacco”. Il termine culcita veniva utilizzato sia per indicare il materasso che il guanciale, e consisteva in un sacco di stoffa pieno di fieno, lana o piume. Avrete notato che è parecchio differente dal termine odierno, questo perché il vocabolo da noi utilizzato, che vede le sue origini nella lingua araba, deriva da matrah, letteralmente “buttare giù”, “ gettare”, usato nel termine di “coricarsi”. La diffusione del termine nei paesi contigui della zona europea è iniziata grazie all’avvento delle crociate. Questo viene quindi assimilato dalla maggior parte dei paesi occidentali, ovviamente assieme a variazioni in base ai canoni linguistici degli idiomi. Ad esempio, in inglese, materasso è mattress, in francese è matelas, in tedesco è matratze e in polacco diventa materac. La versione spagnola e portoghese deriva invece direttamente dal latino: rispettivamente troviamo Colchón e Colchão.

 

Il materasso in antichità

Alle origini l’uomo del Neolitico sentì per la prima volta il bisogno di crearsi un giaciglio che fosse isolato rispetto al terreno umido. Ecco che il primo materasso della storia era costituito da foglie secche e paglia ammucchiata ricoperte con della pelle, proprio per ottenere l’effetto isolamento desiderato, così da evitare dispersioni di calore e appunto, proteggersi dall’umidità del suolo.

Notevoli differenze evolutive risalgono successivamente intorno al 3600 a.C. in Persia, dove viene documentato che pelli di capra o pecora venissero riempite d’acqua per servire allo scopo. Ovviamente questo stratagemma venne escogitato sia per una ricerca di comfort maggiore che per contrastare il clima secco della zona. Molto probabilmente l’idea deriva dal fatto che esistevano già otri in pelle per trasportare liquidi, da cui la conversione in un prototipo del materasso ad acqua.
Circa 2 secoli dopo, in Egitto, si iniziò ad utilizzare archi di rami di palma, che ricordano le rete a doghe moderne ed hanno la caratteristiche di essere sollevati da terra, così da fornire protezione da elementi quali polvere, sporco, caldo e umidità. Purtroppo non erano il massimo della comodità, contando anche che i cuscini dell’epoca non erano altro che poggiatesta di legno dalla forma ad a T con le estremità della parte superiore incurvate verso l’alto.

 

I secoli bui

Nel Medioevo non vengono registrati grandi passi in avanti sotto un discorso prettamente tecnico. Come per i Romani, anche nel 1400 si usava prendere sacchi di stoffa e riempirli di paglia, piume o baccelli vuoti di piselli, per aumentare l’effetto comfort. Il rivestimento era fatto da materiali quali lana per il ceto medio e velluto, broccato o seta per la classe nobiliare. Nel Medioevo non tutti possedevano un materasso, era ancora un lusso che pochi potevano permettersi.

 

L’età moderna

Nel XVI e XVII secolo imbottitura e rivestimento non subiscono grandi cambiamenti, ma iniziano a comparire le prime reti. Fino ad allora si usava appoggiare il materasso su assi rigide, piani di pietra o direttamente sul suolo. Le prime intelaiature sono fatte di legno, sopra le quali venivano quindi intrecciate reti in corda o cuoio, volte a simulare una struttura di sostegno che fosse un minimo elastica.

Solo nel 1700 si inizia ad imbottire il materasso con lana e cotone, materiali che migliorano notevolmente l’isolamento termico ed offrono una comodità maggiore rispetto alla paglia e le piume. Sentiamo per la prima volta parlare di fodera, realizzata in lino o cotone. Le strutture di legno vengono temporaneamente sostituite con altre in bambù, ottenendo così un miglioramento in termini di stabilità. Il lino e il cotone, anche grazie alle nuove esplorazioni oceaniche, iniziano a diffondersi sempre di più, anche grazie al grande successo ottenuto in paesi come Giappone  e Cina. Qui le imbottiture vengono realizzate in fibra di cocco e crine di cavallo, sempre affiancate da materiali come cotone e lana.

Il materasso inizia a diventare un bene comune proprio dal XVII secolo, la valenza moderna e il carattere indispensabile iniziano così il proprio corso, fino ad arrivare al giorno d’oggi.

Dopo la prima Rivoluzione Industriale, la fonte di energia principale diventa il vapore, talmente famoso e diffuso che si inizia ad utilizzarlo nei più svariati campi d’applicazione. Nel 1824 in Inghilterra viene brevettato il primo materasso ad aria , mentre Heinrich Westphal, nel 1871 in Germania inventa il primo vero e proprio materasso a molle.

Un paio d’anni dopo, nel 1973, il medico inglese Sir James Paget, fondatore della moderna patologia medica scientifica, inventa, tra gli altri meriti riconosciuti, un prototipo di materasso ad acqua per uso medico. Paget cercava una soluzione per tutti quei pazienti afflitti da piaghe da decubito, e il materasso ad acqua da lui inventato sembrava offrire una soluzione abbastanza efficace. Da qui il concetto di materasso ortopedico inizia a prendere il luogo: la prima applicazione in campo medico viene proprio introdotta in questi anni.

Nel 1900, dopo la prima guerra mondiale, i brevetti e le scoperte non si fermano più. Nei primi anni 20, John Boyd Dunlop usa la sua favolosa conoscenza della gomma per creare il primo materasso in lattice, presentato come prodotto di lusso e destinato ai transatlantici britannici e alla famiglia reale. Egli è fautore del cosiddetto metodo Dunlop per la creazione della schiuma di lattice, come abbiamo spiegato in questo articolo. Il processo verrà poi migliorato dai fratelli Talalay, che, tramite il metodo di aspirazione dell’aria attraverso lo stampo e il successivo raffreddamento porterà alla creazione di un materasso in lattice più resistente, elastico e traspirante.


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